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  • USQUE AD MORTEM – fino a morire

    USQUE AD MORTEM – fino a morire

    16:00 -17:00
    03/04/2022
    Piazza S. Giulio, 17, 21012 Cassano Magnago VA

    ”Il mistero della carità di
    Giovanna d’Arco”
    di C. Peguy
     
     
    Lettura a cura di Andrea Carabelli

    info evento

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  • L’albero di Zaccheo – Garlate (LC)

    L’albero di Zaccheo – Garlate (LC)

    21:00 -22:00
    08/04/2022

    Uno dei più ricchi del circondario, uno dei più scaltri banchieri della città, un personaggio odiato da tutti eppure da tutti riverito per il potere del suo denaro. Un uomo a cui non mancava nulla. Oppure a cui mancava qualcosa di essenziale. Piccolo di statura ma grande nella fede. Tanto piccolo da salire su un albero per vedere Gesù, tanto grande da dare via ciò a cui teneva di più.
    Dio si è seduto a tavola con lui. Anche noi avremmo voluto essere a quella tavola, in quella casa, vedere con gli occhi il miracolo di quel cambiamento, di quella umanità perduta e ritrovata. Cosa resta di un incontro eccezionale? Che ne è stato del piccolo grande Zaccheo?

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  • L’uomo, la bestia, la virtu’ – di Luigi Pirandello

    L’uomo, la bestia, la virtu’ – di Luigi Pirandello

    21:00 -22:00
    09/04/2022
    Piazza IV Novembre, 4/A, 20025 Legnano MI

    L’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTÙ

     

    di LUIGI PIRANDELLO

    regia ALBERTO OLIVA

    con MINO MANNIROSSELLA RAPISARDAGIANNA COLETTIANDREA CARABELLIRICCARDO MAGHERINI

    L’uomo, la bestia e la virtù è una commedia esilarante e atroce che, sotto l’apparente leggerezza, diventa una farsa tragica che irride i valori morali e religiosi di una umanità ipocrita. Le “Virtù” di Pirandello sono maschere, attrazione e repulsione degli esseri umani, modelli stereotipi cui i personaggi aderiscono con diversi gradi di consapevolezza, valori verso cui tendono, ma anche spauracchi da cui fuggono. La “Bestia” e “l’Uomo” sono etichette, facili da appiccicare addosso agli altri, ma difficili da ammettere su stessi. L’Uomo è il “trasparente” professor Paolino, che ha una doppia vita: è l’amante della signora Perella – la Virtù – moglie trascurata del Capitano Perella – la Bestia – ufficiale di marina che torna raramente a casa. 

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  • S.O.S. SOSTENIBILITA’

    S.O.S. SOSTENIBILITA’

    Tutto il giorno
    27/04/2022-03/05/2022

    S.O.S. SOSTENIBILITA’

    PERUGIA

    Tutti vogliamo uno sviluppo sostenibile vale a dire una crescita economica preoccupata di lasciare ai posteri un pianeta vivibile.

    Ma non è un’utopia? Siamo capaci di incidere sulle leve della finanza, dell’industria e del potere? Ci importa davvero delle generazioni future? Siamo convinti di poter salvare la terra? E per questo cambiare stile di vita, rinunciare, limitare, ridurre, differenziare? Basteranno leggi, norme, regole per dirigerci verso un mondo migliore? In mezzo al mare di queste opinioni, tra i flussi e riflussi delle crisi economiche e pandemiche, sulle onde del web, naufraga colui che di questo dovrebbe essere il protagonista e che spesso viene dimenticato: l’uomo.

    E’ da questo naufrago dei social, novello odisseo dello smart working, navigatore di internet, eppure sempre cuore, mente e anima della storia e timoniere di ogni vero cambiamento di rotta che parte il drammatico e comico SOS.

    Perché l’uomo è così: può giungere in porto naufragando e ridendo suggerire sacrosante verità.

    Ed ecco dunque Giampiero e Andrea, due esemplari della specie umana sbalzati dal futuro al passato, a parlarci di Von Carlowitz inventore della sostenibilità, di Papa Francesco fautore della custodia del Creato, dei protocolli di Kyoto e della raccolta differenziata, dell’inquinamento e delle fonti rinnovabili. Saranno loro a sorprenderci e divertirci guidandoci fuori dalla selva oscura di questa commedia umana che viviamo e a suggerirci di salvare il pianeta salvando per primi coloro che lo abitano.

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  • Ritorneranno

    Ritorneranno

    10:00
    29/04/2022
    Via Leonardo Da Vinci, 23826 Mandello del Lario LC

    Nel 1942 il tenente Carlo Gnocchi chiede ed ottiene di partire per la Campagna di Russia come cappellano militare della Divisione Alpina Tridentina. Dopo che l’anno precedente avevo seguito i ragazzi della Julia sui monti dell’Albania. La tragicità della guerra ed in particolare di quella guerra così evidentemente assurda e immotivata è raccontata nel mirabile scritto: Cristo con gli alpini. Pagine memorabili dove affiorano della guerra pensieri di una profondità unica ed esemplare e di una efficacia tale da riempire di domande pregnanti anche la vita di ognuno di noi apparentemente abbandonato al quieto vivere quotidiano. Dunque una memoria di fatti storici dimenticati, che hanno accresciuto di valore la storia dell’Italia e degli italiani e che per questo vale la pena di rievocare oggi.

    E una coscienza di vita che l’autore ha acquisito dentro circostanze tragiche capace di gettare luce nella nostra guerra di tutti i giorni.

    In scena un attore che con le parole di Don Carlo e di altri testimoni racconta da narratore quello che le vicende hanno impresso nella memoria, come un resoconto, una resa dei conti. Un’esperienza così intensa da evocare sulla scena un soldato, l’altro attore, che rappresenta tutti i soldati che Don Gnocchi ha visto soffrire e morire davanti ai suoi occhi.

  • Ritorneranno

    Ritorneranno

    21:00 -22:00
    29/04/2022
    Via Leonardo Da Vinci, 23826 Mandello del Lario LC

    Nel 1942 il tenente Carlo Gnocchi chiede ed ottiene di partire per la Campagna di Russia come cappellano militare della Divisione Alpina Tridentina. Dopo che l’anno precedente avevo seguito i ragazzi della Julia sui monti dell’Albania. La tragicità della guerra ed in particolare di quella guerra così evidentemente assurda e immotivata è raccontata nel mirabile scritto: Cristo con gli alpini. Pagine memorabili dove affiorano della guerra pensieri di una profondità unica ed esemplare e di una efficacia tale da riempire di domande pregnanti anche la vita di ognuno di noi apparentemente abbandonato al quieto vivere quotidiano. Dunque una memoria di fatti storici dimenticati, che hanno accresciuto di valore la storia dell’Italia e degli italiani e che per questo vale la pena di rievocare oggi.

    E una coscienza di vita che l’autore ha acquisito dentro circostanze tragiche capace di gettare luce nella nostra guerra di tutti i giorni.

    In scena un attore che con le parole di Don Carlo e di altri testimoni racconta da narratore quello che le vicende hanno impresso nella memoria, come un resoconto, una resa dei conti. Un’esperienza così intensa da evocare sulla scena un soldato, l’altro attore, che rappresenta tutti i soldati che Don Gnocchi ha visto soffrire e morire davanti ai suoi occhi.

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Maggio